Tutto inizia quando Ronny, Graphic Designer, appassionato di cose nerd e, en passant, sommelier AIS, sta degustando assieme a due amici del corso AIS un calice di buon Riesling Grand Cru di Eric Kamm ascoltando un album dei Radiohead nel suo ufficio Borgomanero, in provincia di Novara. Complice il mix azzeccato di alcol e musica, l’illuminazione è immediata: perché non fare fermentare questa passione per il vino e permetterle di trasformarsi in qualcosa di più?
Ronny contatta due cari amici della zona – ovvero Laura, Food photographer con il dono magico di far apparire il cibo ancora più buono di quanto già non sia, e Luca G, video editor che vanta una lunga esperienza nel mangiarlo, il buon cibo – e in breve l’idea si concretizza: creare un podcast sul vino che offra una prospettiva fresca su un argomento ancorato a forme di comunicazioni… beh, ecco, ormai un po’ desuete.
In breve salgono a bordo anche Irene e Luca T, operatori ed editor che davanti a un piatto pieno e a un bicchiere ancora più pieno non si tirano certo indietro, e il team è quasi al completo. Manca però un tocco esotico: ecco quindi che i cinque si decidono a coinvolgere un foresto, ovvero Marco, giornalista e copywriter proveniente dalla “lontana” Milano, che da alcuni anni ha deciso di avventurarsi in un pericoloso trip in quella giungla intricata che è la chimica degli alimenti.
Ronny e Laura si sobbarcano l’onere e l’onore di metterci la faccia, e diventano così gli host di Mosto. Luca G sale in cattedra assumendo il ruolo di regista, coadiuvato nel suo compito da Irene e Luca T, che si dedicano alle riprese, al montaggio e alla color correction. Marco partecipa in qualità di autore, occupandosi anche degli articoli del Magazine e della rubrica Sete Chimica.
Il punto di partenza è rappresentato dai vini e dai viticoltori dell’Alto Piemonte, zona meritevole, ma poco raccontata, a cui la squadra di Mosto – così si è deciso di chiamare il podcast – vorrebbero dare il giusto risalto. Ma siccome i nostri eroi hanno qualche problemino a limitarsi, soprattutto dopo il terzo bicchiere, ecco che il raggio d’azione si amplia. Non solo in senso geografico.
Se dall’Alto Piemonte Mosto è più che disposto a spostarsi verso altri territori vinicoli, perché non includere anche altre tipologie di prodotto, come ad esempio la birra, visto che negli ultimi anni a sorpresa la scena brassicola italiana ha cominciato a esprimersi su altissimi livelli? E siccome la Santa Fermentazione ci ha regalato così tante cose buone da mangiare e da bere, perché non parlare di tanto in tanto anche di altri suoi prodotti, come il formaggio, le bevande fermentate e così via?
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Il team di Mosto podcast comincia a darsi da fare e invita produttori, specialisti, appassionati d’eccezione nello studio allestito a Borgomanero per chiacchierare di vino, birra e quant’altro, mentre si sorseggia un buon bicchiere. Il campo, per quanto fluido, è definito. Ma manca ancora un ingrediente in grado di insaporire ulteriormente queste gradevolissime conversazioni.
L’ingrediente in questione, capiscono in breve i sei, è la musica, passione comune di tutto il gruppo ed elemento fondamentale per dare vita ad abbinamenti unici: con la colonna sonora giusta, la ricetta di Mosto è ormai definitivamente messa a punto.
Sei un produttore, un addetto ai lavori, un esperto del settore e hai voglia di venire a fare quattro chiacchiere con Ronny e Laura davanti a un bicchiere di quello buono? Fantastico, noi siamo sempre alla ricerca di nuove realtà da raccontare!