Chi segue Mosto Podcast già dalla prima stagione si sarà ormai reso conto del fatto che ci siamo appassionati alla causa di I’m Agricolo: giunti al secondo giro, abbiamo già avuto in studio diversi ospiti che aderiscono al movimento. Ma di cosa si tratta esattamente? E perché ci piace tanto?

I’m Agricolo: fare rete per il vino

Il modo migliore per spiegare cos’è I’m Agricolo è utilizzare le parole di uno dei suoi fondatori, ovvero Gianni Moggio, potatore esperto che collabora con numerose cantine piemontesi.

“Il mondo del vino di oggi, artigianale o di zone che non sono meccanizzabili, deve avere una remunerazione giusta. E l’unico modo per averla è far capire e raccontare alla gente cosa c’è dietro la bottiglia di vino, ha spiegato in puntata Gianni.

Già da qui, risulta chiaro come I’m Agricolo si batta per un vino non solo più buono e genuino, ma anche più giusto. E l’unico modo per farlo consiste nello spiegare, non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai “semplici” bevitori, il vino stesso. Nel raccontarlo, nel mostrare tutto quanto il lavoro e la cura necessari per portarlo in bottiglia.

Un’associazione? No, un movimento!

Ma quindi I’m Agricolo cos’è, un’associazione con tanto di tessera, valida magari ad avere un certificato oppure un bollino di approvazione da appiccicare in etichetta? Niente di tutto questo!

I’m Agricolo è un movimento, non un’associazione, perché volevamo tenerlo aperto, senza tessere o altro”, è sempre Gianni Moggio a mettere in chiaro le cose.

Niente sovrastrutture, nessun orpello. I’m Agricolo non punta a fare politica, ma a fare rete. Proprio quest’ultimo termine è fondamentale, perché questo è lo scopo del movimento: fare rete fra produttori artigianali e appassionati, per svelare i segreti della produzione vinicola e far sì che sempre più persone apprezzino il (tantissimo) lavoro che è racchiuso in una bottiglia.

Solo percependo il reale valore del vino, infatti sarà possibile far comprendere ai consumatori quale debba essere il giusto prezzo di una bottiglia “più giusta”.

Gli episodi di Mosto con I’m Agricolo

Gianni Moggio

Esperto potatore e divulgatore della cultura vitivinicola, è fra i fondatori di I’m Agricolo.

Elena Conti – Cantine del Castello

Prima ancora di venire come ospite “principale”, Gianni Moggio era venuto in studio assieme a Elena Conti, una di tre sorelle con il “Boca nel sangue”.

Paolo Montà – La Palazzina

Paolo Montà della Palazzina di Roasio, cantina rinomata per i suoi Bramaterra DOC e Coste della Sesia DOC.

Fabio Zambolin

Tra gli ospiti legati al movimento troviamo anche Fabio Zambolin, viticoltore e co-fondatore assieme a Gianni di I’m Agricolo.

Luca Gili – L’Officina del vino

Chiude (almeno per ora) l’elenco Luca Gili, che con la sua Officina del vino punta alla valorizzazione del territorio del Canavese attraverso vini che ne siano autentica espressione.