I vini naturali dividono gli appassionati: moda da hipster o riscoperta del vero vino? A seconda di chi sentirai parlare, i giudizi saranno agli antipodi, e lo stesso è accaduto con gli ospiti che abbiamo avuto a Mosto podcast, dove abbiamo dato ascolto sia a sostenitori (e produttori) accaniti di vino naturale, sia a chi magari era un po’ (decisamente un po’) più scettico sull’argomento.
Per farti un’idea sulla questione, ti consigliamo di guardarti le varie puntate in cui affrontiamo il tema. Ma prima, per farti trovare preparato, può tornare utile spiegare in maniera semplice cosa sono i vini naturali.
Cosa sono i vini naturali?
I vini naturali sono vini prodotti con il minimo intervento possibile sia in vigna che in cantina. A differenza dei vini convenzionali, i vini naturali si basano su pratiche agricole sostenibili, spesso biologiche o biodinamiche, e riducono al minimo l’uso di additivi e tecnologie enologiche.
Vino naturale: caratteristiche principali
- Agricoltura sostenibile: la coltivazione delle uve avviene senza pesticidi, diserbanti chimici o fertilizzanti sintetici.
- Fermentazione spontanea: viene avviata dai lieviti indigeni, presenti naturalmente sulle bucce dell’uva e nell’ambiente.
- Nessuna chiarifica o filtrazione: per questo il vino può risultare torbido o con sedimenti, segno della sua integrità.
- Uso limitato di solfiti: spesso ridotti al minimo o addirittura assenti, contrariamente alla produzione convenzionale.
Detto questo, va precisato che non esiste però una definizione ufficiale di cosa sia in effetti un vino naturale… e come vedremo avanti questo è uno dei nodi centrali della questione.
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Vini naturali: benefici secondo i sostenitori
Molti amanti dei vini naturali li scelgono per motivi etici, ambientali, di salute e… di gusto. Vediamo nel dettaglio quali sono i principali benefici dei vini naturali, secondo chi li produce e li consuma abitualmente.
1. Sostenibilità ambientale
La coltivazione senza chimica pesante tutela la biodiversità, rispetta i cicli naturali e riduce l’impatto ambientale. I vignaioli spesso lavorano piccoli appezzamenti con metodi manuali e rispettosi del territorio.
2. Un vino “vivo” e unico
Poiché la fermentazione alcolica non è guidata, il vino naturale è considerato un prodotto “vivo”, che evolve nel tempo e cambia da bottiglia a bottiglia. Questo è visto come un pregio: ogni annata e ogni lotto raccontano una storia diversa, che riflette il territorio e le condizioni climatiche reali.
3. Meno solfiti, meno allergie
Molti consumatori riportano una maggiore tollerabilità dei vini naturali, soprattutto per quanto riguarda i solfiti, spesso accusati di provocare mal di testa o reazioni allergiche. Sebbene non ci siano ancora prove inconfutabili in questo senso, il vino naturale rappresenta per alcuni un’alternativa più “pulita”.
4. Sostegno ai piccoli produttori
Bere vino naturale è spesso una scelta consapevole: sostenere piccoli produttori, preservare la cultura contadina, evitare l’industria del vino omologato è un gesto politico e culturale, oltre che gastronomico.
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I contro dei vini naturali
Non tutti, però, sono convinti della qualità o dell’affidabilità dei vini naturali. Le critiche arrivano sia dal mondo dell’enologia tradizionale, sia da consumatori che rimangono spiazzati da profumi e gusti insoliti. Ecco i principali difetti del vino naturale, secondo i contrari.
1. Mancanza di una certificazione ufficiale
Uno dei problemi principali è che non esiste una certificazione ufficiale per il vino naturale. A differenza dei vini biologici o biodinamici, che seguono regole precise, la dicitura “naturale” è autoregolata da associazioni private o da codici etici non vincolanti. Questo può creare confusione nel consumatore e alimentare il rischio di marketing ingannevole.
2. Qualità irregolare e poca stabilità
La scelta di non guidare la fermentazione, non filtrare o non aggiungere solfiti può portare a problemi di stabilità del prodotto: bottiglie che evolvono troppo velocemente, rifermentazioni indesiderate o sentori ossidativi. Alcune bottiglie di vino naturale risultano “difettose”, con odori non propriamente gradevoli.
3. Gusti estremi per il grande pubblico
Il profilo aromatico di certi vini naturali può essere molto lontano dai canoni tradizionali e certe note possono essere interpretate come difetti. Chi è abituato ai vini puliti, rotondi e standardizzati può trovare i naturali “difficili”, se non addirittura sgradevoli.
4. Prezzi elevati
Spesso il prezzo di una bottiglia di vino naturale è superiore alla media, in parte a causa della produzione artigianale, della bassa resa e della distribuzione di nicchia, ma secondo alcuni in maniera non del tutto giustificata.
Vino naturale: e quindi?
Quindi: vini naturali sì o no? Dipende da te. Il mondo dei vini naturali è tanto affascinante quanto complesso, e forse non esiste una verità assoluta: c’è chi li ama per la loro autenticità, chi li evita per le loro “eccentricità”. La chiave sta nel conoscere, assaggiare, confrontare… e decidere con la propria testa.
Per chi si avvicina a questo universo, il consiglio è di affidarsi a enotecari specializzati per farsi guidare nella scelta. Anche partecipare a fiere di settore può essere un ottimo modo per scoprire vini e vignaioli in prima persona, così da sentire cos’hanno da raccontare sui propri prodotti, e magari discutere la questione direttamente con loro.