Nel corso di una delle primissime puntate di Mosto podcast abbiamo ospitato Giacomo Colombera della cantina Colombera & Garella, con il quale abbiamo chiacchierato, fra le altre cose, del vitigno Vespolina, sia vinificato in purezza, che alla base dei loro apprezzatissimi Bramaterra e Coste della Sesia.
Ma cos’è esattamente il Vespolina e quali sono le caratteristiche del vino che se ne ricava? Posto che il modo migliore per scoprirlo sarebbe assaggiare in prima persona, di seguito puoi trovare alcune informazioni utili per scoprire le caratteristiche di base di questo vitigno.
Guarda l’episodio di Mosto con Giacomo Colombera
Vespolina vitigno
ll Vespolina è un vitigno a bacca nera coltivato tra Piemonte e Lombardia. È caratteristico dell’Alto Piemonte, ma è ampiamente utilizzato anche in altre aree del Nord Italia.
L’acino è molto scuro, quasi tendente al nero, mentre il grappolo è tendenzialmente compatto e allungato. La foglia è piccola e di forma pentagonale.
Vespolina vino: caratteristiche
Il Vespolina, se vinificato in purezza, dà vita a un vino molto particolare, dal colore rubino brillante e dalle spiccate note speziate, oltre che di fiori rossi e frutti di bosco.
L’origine della speziatura del vino Vespolina sta nel rotundone, molecola aromatica in grado di conferire un aroma speziato, addirittura pepato, al vino. Non a caso, si ritrova anche negli olii essenziali del pepe nero.
Vespolina: dove è utilizzata
Il Vespolina rientra nell’uvaggio di numerose DOC, come ad esempio Boca, Bramaterra e Lessona. In aggiunta, può essere vinificato in purezza con interessantissimi risultati.
“La Vespolina per me è una varietà molto interessante, l’unica oltre al Nebbiolo che vinifico in purezza”
ha raccontato Giacomo Colombera a Ronny e Laura durante la puntata a lui dedicata di Mosto.
“Però la vedo come un vino a parte, una cosa diversa, tipica, autoctona, da vinificare in un certo modo”
ha precisato il giovane produttore che assieme a Cristiano Garella ha dato vita a Masserano, in provincia di Biella, a una delle cantine più interessanti dell’Alto Piemonte.
“È molto più novarese che della mia zona, ma la apprezzo e vinifico in purezza perché si stacca molto dal Nebbiolo e dagli altri vini. Ha una bellissima beva, acidità, freschezza… La posizioni magari in un altro momento del pranzo o della cena, ad esempio anche all’aperitivo va benissimo”.
Origine del nome
Come spesso avviene quando parliamo di vini e vitigni, l’origine del nome Vespolina è piuttosto incerta, anche se la versione più accreditata lo fa risalire al fatto che le bacche molto dolci di questo vitigno siano solite attirare molte vespe. È inoltre conosciuto come Ughetta.
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